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Qualità della luce Temperatura di colore

La temperatura di colore, o temperatura colore, è una grandezza fisica associata alla tonalità della luce: a ogni temperatura corrisponde una sola tonalità.

Ha senso parlare di temperatura di colore solo se la sorgente di luce emette uno spettro di energia continuo; di conseguenza, ciò non si verifica per tutte le sorgenti luminose.

Naturalmente la temperatura di colore non si misura con il termometro; essa definisce semplicemente il colore della luce.

Un legame tra temperatura e colore comunque esiste. Un pezzo di ferro, riscaldato, passa tutta una gamma di colori che vanno dal rosso cupo all’arancione incandescente. Ad ogni aumento di temperatura corrisponde un aumento dell’energia raggiante emessa.

Corpo nero e Temperatura di Colore

Per stabilire rapporti più precisi tra temperatura e colore i fisici hanno “inventato” il “corpo nero”: una scatola di materiale termo-conduttivo (come il metallo), in grado di assorbire tutta l’energia raggiante che lo colpisce.

Praticando un piccolo foro sulla scatola e riscaldandone le pareti esterne, dal foro uscirà un raggio di luce il cui colore dipende dalla temperatura del “corpo nero”.

La “temperatura di colore” è la temperatura alla quale deve essere portato il corpo nero affinché emetta una luce simile a quella della sorgente luminosa in esame.

E’ una valutazione del colore emesso dalle sorgenti luminose e viene adottata dai costruttori di lampade.

La  temperatura di colore si misura in gradi kelvin (K). Il rapporto con i gradi centigradi è il seguente: 0 K = – 273°C

N.B.: gradi kelvin si indica semplicemente con il simbolo K. È errata quindi l’indicazione °K.

Curva di Temperatura di Colore

Temperatura delle sorgenti naturali

A titolo di esempio, riportiamo gli ordini di grandezza relativi alle sorgenti luminose naturali:

Sorgente Temperatura
Luna 4100 K
Sole a mezzogiorno (estate) 5300 – 5800 K
Cielo coperto 6400 – 6900 K
Cielo sereno (blu intenso) 10000 – 25000 K

Tra i valori puramente indicativi delle sorgenti naturali si inseriscono le temperature di colore dei vari tipi di lampade.

Ad esempio, la temperatura di colore di una lampada ad incandescenza da 40W è di 2800 K, mentre una da 500W è di 2960 K.

Temperatura di Colore di lampade a incandescenza

Indice di resa cromatica

Il colore con cui ci appare un oggetto che non emette luce propria dipende sia dal suo modo di riflettere la luce (cioè da quali lunghezze d’onda riflette maggiormente) sia dalla luce che lo illumina (cioè dalla composizione spettrale di quest’ultima). Dunque, non ha senso parlare di colore reale di un oggetto in senso assoluto senza specificare il tipo di sorgente luminosa che lo illumina.

L’ Indice di Resa Cromatica (CRI o Color Rendering Index) di una sorgente luminosa ci aiuta a misurare la qualità della luce e viene ottenuto analizzando quanto appaiano naturali i colori degli oggetti da essa illuminati.

Il CRI viene calcolato misurando lo scostamento delle coordinate cromatiche di alcuni campioni colore illuminati dalla sorgente in esame confrontate con quelle rilevate sotto una sorgente di riferimento. Nella prima versione, messa a punto nel 1964, il CRI prendeva in considerazione otto tinte. In un secondo momento sono stati aggiunti altri sei campioni, relativi a tonalità “critiche”

Come sorgente luminosa privilegiata possiamo, ad esempio, considerare la luce diurna oppure la radiazione emessa da un corpo nero ad una determinata temperatura (non inferiore a 1900 K): entrambe soddisfano il requisito di completezza dello spettro.

Il CRI è quindi un indice di qualità della luce

Il CRI di una lampada viene quindi determinato confrontando la luce emessa dalla lampada stessa con la luce di una sorgente campione (ad esempio la luce diurna o luce emessa da una lampada ad incandescenza) avente la stessa temperatura di colore.

Le proprietà di una lampada, agli effetti della resa dei colori, vengono valutate attraverso l’indice di resa cromatica (CRI), indicato internazionalmente con la sigla Ra.
A tale scopo vengono usati otto colori (in seguito aumentati a 14), di caratteristiche ben definite. Osservandoli (o misurandone le radiazioni) prima con la sorgente campione e poi con quella in prova si determina il grado di scostamento di colore.

Le proprietà di una lampada, agli effetti della resa dei colori, vengono valutate attraverso l’indice di resa cromatica (CRI), indicato internazionalmente con la sigla Ra.

Qualità della Resa Cromatica

CRI di lampade diverse

Tavola dei 14 colori campione per valutare il CRI

Scegliere il giusto colore della luce

La giusta scelta dei corpi illuminanti e della loro colorazione di luce è di fondamentale importanza e può trasformare gli ambienti e l’arredamento, ma come scegliere il giusto colore della luce?


Per dare una risposta a questa domanda bisogna valutare numerosi elementi e dividere le tipologie di ambienti e a cosa verranno destinati, se per attività di lavoro, di relax o ludiche.

Ecco una piccola guida che ti aiuterà nella scelta del giusto colore di luce.

Camera da letto, qual’è il colore giusto della luce?

La camera da letto è un ambiente di assoluto confort e relax, è il luogo dove riposiamo e rilassiamo le nostre tensioni, il colore più confortevole ed intimo è senza ombra di dubbio la luce calda che può essere sia a 3000K (caldo – bianco) che 2700K (più tendente al giallo).

Come illuminare il Salotto 

La sala di rappresentanza è il luogo dove riceviamo gli ospiti o ci rilassiamo sul divano guardando la tv o leggendo un libro.

Il colore più indicato è la luce calda che può essere sia a 3000K (caldo – bianco) che 2700K (più tendente al giallo).

Come scegliere la luce per la Cucina

La cucina è l’ambiente dove in genere trascorriamo più tempo, dove si riunisce la famiglia e quindi deve essere illuminato con una luce confortevole calda 3000K o in bianco naturale 4000K.

Come illuminare il Bagno

Nel bagno è possibile illuminare in diversi modi per adattarsi ai diversi tipi e destinazioni d’uso.
Nel bagno padronale o principale consiglio l’uso della luce calda 3000K per donare il massimo confort e per sentirci a proprio agio come se fossimo un centro benessere.

Come illuminare il Garage o ripostiglio

Il garage o il ripostiglio può essere un luogo dove allestire una area di lavoro per il fai da te e qui è consigliato l’uso di una luce bianca, neutra 4000K o bianchissima 6500K di forte intensità per aumentare l’attenzione e mantenere alta l’attenzione.
E’ bene illuminare con luce diffusa e intensa tutta l’area adibita al lavoro.

Sempre e comunque privilegiare le luci a led che sono versatili, consumano poco e si trovano in svariate tonalità di luce e di potenze

Luce per Camera da Letto

Luce per Salotto

Luce per Cucina

Luce per Bagno

Luce per Garage

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