Matite lametta
Prima di tornare, scriviamo una cartolina … lametta
Questo è il tempo dei selfie e dei whatsapp, così dalla spiaggia, dal ristorante, dal sentiero si scatta una foto e la si invia agli amici per condividere un bel momento e magari scherzare insieme. Tutto immediato e semplice.
Fino a qualche anno fa si mandavano le cartoline illustrate, talvolta davvero di pessimo gusto, che raggiungevano le case degli amici e dei parenti dopo qualche giorno. Magari si disegnava qualcosa sul retro che accompagnava saluti scherzosi e allegri.
Qualcuno però è andato oltre e ha “graffiato” l’illustrazione dando così un tocco molto personale e, a modo suo, artistico.
Uno per tutti? Il pittore codognino Giuseppe Novello, che dagli anni ’70 ha inviato decine di cartoline-lametta, come le ha definite lui stesso, alla famiglia. Novello è stato il bersaglio preferito del suo stesso umorismo: nelle sue cartoline-lametta si è ritratto in una sorta di caricatura, rimarcando il proprio naso aquilino e la figura longilinea. Un chiaro esempio di questa sua abitudine a non “tirarsi fuori”, ma saper essere anche oggetto di un umorismo leggero.
Queste cartoline-vignette erano destinate ai propri amici e parenti, non erano quindi destinate ad un pubblico, e questo le rende ancora più uniche e intime. Il pittore di solito usava una lametta e una penna direttamente sull’immagine, ritraendo se stesso nelle situazioni più improbabili.
Proviamo a fare lo stesso questa estate. Prendiamo una cartolina, personalizziamola e spediamola ai nostri amici… l’effetto sorpresa è assicurato. E sarà un ricordo molto personale da riguardare con il sorriso.

