Uno dei tanti libri consigliati a chi vuole approfondire i temi della luce e del colore è sicuramente “Color and Light – A guide for the Realist Painter” di James Gurney, l’autore di Dinotopia un libro illustrato per bambini diventato poi una mini serie televisiva.
Purtroppo, non esiste una versione italiana, così vorrei provare a riassumere in una serie di articoli qualche capitolo di questo libro, che illustra alcune tecniche pittoriche, ma soprattutto insegna ad osservare i colori e la luce, o meglio le luci che ci circondano. Ma va oltre, analizzando opere famose si sofferma sui particolari, sulle atmosfere e sulle tecniche che gli artisti hanno saputo cogliere e usare.
E allora tuffiamoci direttamente nel capitolo dedicato ai colori sott’acqua.
L’acqua filtra selettivamente i colori della luce che l’attraversa, il rosso viene assorbito già ad una trentina di centimetri, mentre il giallo e l’arancio scompaiono a circa un metro dalla superficie lasciando una dominante blu. A profondità maggiori restano solo le lunghezze d’onda del violetto e ultravioletto.
Questo effetto si ha sia che luce filtri verticalmente nella colonna d’acqua sia che arrivi orizzontalmente, così un oggetto rosso brillante apparirà opaco già a 15 metri di profondità visto da vicino o da lontano.
I fotografi usano il flash per ridare colore alle grandi profondità, ma è necessario rimanere vicino al soggetto, perché l’acqua assorbe in poco spazio anche la luce del flash più potente.
Come rendere allora in un dipinto i colori sottomarini? Attenersi alle sole tonalità del blu? James Gurney, che ha illustrato mondi sottomarini fantastici pieni di creature incredibili, suggerisce di usare i contrasti di colore, quindi prediligere i grigi e i verdi, eliminare qualsiasi rosso e attenuare i contrasti man mano che i soggetti si allontanano.
Ma l’acqua è blu? Più o meno. Il fondo più melmoso agitato al passaggio di un animale rende l’acqua più marrone e riduce drasticamente la visibilità. Le alghe, tipiche delle acque dolci dei laghi, rendono all’acqua riflessi verdastri.
La prossima volta che indossate una maschera per fare snorkeling, osservate con cura tutti i colori dell’acqua, perché non è proprio …trasparente!
Lasciando i mondi fantastici di James Gurney, sono davvero pochi gli artisti che hanno interpretato il sottomarino.
Molto elegante, talvolta sensuale la pittura di Isabel Emrich, giovane pittrice californiana che ha dichiarato: “La mia serie di dipinti subacquei vuole esplorare una sensazione di pace e tranquillità e allo stesso tempo l’energia che deriva dal movimento delle onde quando sei sott’acqua. Infatti stare nell’acqua è uno degli esempi più espliciti dell’”essere nel momento”. Il tempo si ferma e all’improvviso il passato e il presente spariscono. Come nello Zen, si è solo 𝒒𝒖𝒊 𝒆 𝒂𝒅𝒆𝒔𝒔𝒐.”
Un’altra artista contemporanea americana che ha scelto questo tema è Reisha Perlmutter, sebbene giovane ha alle spalle molta formazione artistica ai più alti livelli e numerose partecipazioni a mostre collettive. Non sono l’acqua e il sottomarino i protagonisti delle sue opere, bensì figure femminili immerse che sfiorano l’astrattismo.