di Romolo Tansini
I contrasti sono differenze o intervalli evidenti tra due effetti cromatici.
Quando queste differenze sono assolute, si parla di contrasto di opposti o di contrasto di polarità.
Esempi di contrasto di polarità sono: grande-piccolo, bianco-nero, freddo-caldo al loro grado massimo di opposizione.
Studiando i caratteri e gli effetti cromatici più caratteristici, si posso stabilire sette distinti tipi di contrasto:
Contrasto di colori puri
Per crearlo basta l’accostamento di qualsiasi colore al più alto punto di saturazione.
Per creare questo tipo di contrasto sono necessari almeno tre colori nettamente distinti.
L’accostamento dei colori primari giallo, rosso e blu rappresenta il massimo grado di tensione fra colori puri.
Essi creano un effetto deciso e netto e generano una sensazione di energia, di tensione e di eccitazione, poiché i tre colori fondamentali si richiamano l’un l’altro costituendo una struttura dinamica di attrazione e di repulsione reciproca.
L’effetto energico dei primari accostati perde di forza man mano che i colori si allontanano dai primari. E’ così che il carattere del contrasto fra arancione, verde e viola risulta meno deciso e pronunciato del giallo, del rosso e del blu.
L’effetto dei terziari è ancora più debole
Il bianco e il nero possono essere adoperati come tinte ed essere inseriti nella composizione.
Se si separano i colori con linee nero o bianche essi acquistano un risalto maggiore.
Sotto forma di bande bloccano l’ irradiazione reciproca di ciascuna tinta esaltando il contrasto; in questo caso il bianco spegna la forza dei colori chiari e ravviva quella dei colori scuri; al contrario il nero esalta la vivacità dei colori chiari e spegne quella dei colori scuri.
Banda di colori primari con inserimento di bianco e nero
Sotto forma di zone di colore, attribuiscono maggiore o minore vigore alla composizione modificando l’intensità delle tinte adiacenti.
Il bianco e il nero sono perciò elementi importantissimi per la composizione cromatica.
Schema a scacchiera con il giallo, il rosso, il blu, il bianco e il nero.
Modificando i rapporti quantitativi e i valori di chiaro-scuro dei colori impiegati si ottiene un numero pressoché infinito di variazioni che creano una molteplicità di effetti, di intensità e di tensioni.
Tutti i colori puri accostati possono determinare contrasti energici
Graduando i valori chiaroscurali il contrasto di colori puri può assumere molteplici inflessioni espressive.
Schema a scacchiera con colori di maggiore intensità luminosa , con zone di colori più chiari, più scuri e con il bianco e il nero.
Schema a scacchiera di intensità luminosa senza bianco e nero.
Molte civiltà si sono servite, nelle loro pitture e nelle decorazioni, della potenza espressiva di questo contrasto per infondere maggior vitalità alla comunicazione. Questa forza la si ritrova nelle sia culture primitive ch nelle decorazioni egiziane, nei mosaici bizantini, nei murales messicani, nel disegno infantile e in molte espressioni artistiche. I colori puri primari e secondari diffondo sempre una irradiazione cosmica, primitiva e nello stesso tempo una realtà solenne e materiale. Per questo motivo i colori puri vengono utilizzati sia per un coronamento celeste che per una natura morta realistica.