di Romolo Tansini
Chiaro e scuro sono contrasti polari. Il bianco e il nero sono gli estremi del contrasto chiaroscurale ma fra di loro si sviluppa la gamma dei grigi e dei colori.
Il numero di gradazioni di grigio percepibili dipende dalla soglia sensoriale individuale (migliorabile con l’esercizio).
Il grigio neutro è un colore negativo, privo di carattere ma molto influenzabile da contrasti di toni e di colori.
Il grigio neutro dallo stato neutro può essere trasformato simultaneamente da qualsiasi colore nel suo complementare (si veda Realtà ed effetto cromatico).
Questa trasformazione si attua soggettivamente nel nostro occhio e non oggettivamente nel pigmento.
Il grigio può risultare da una miscela di bianco-nero, di giallo-rosso-blu, o da una coppia di complementari.
Le figure che seguono mostrano lo sviluppo di accordi chiaroscurali sulle tonalità del grigio e del blu.
A differenza di queste, le figure qui sotto mostrano invece, combinazioni di colori di uguale valore tonale dei colori posti al centro (rispettivamente, il giallo e il blu). Si noti che ottenere valori tonali simili al giallo è molto difficile data la sua luminosità, mentre è più facile ottenere valori tonali uguali al blu posto al centro della figura di destra.
Per un artista è molto importante saper valutare i colori di identica luminosità od oscurità (cioè di identico valore tonale).
Identici gradi di luminosità e oscurità rendono i colori affini tra loro. I colori vanno perciò relazionati e raggruppati tra loro sulla base di identici valori tonali. Rispettando questo principio si otterranno possibilità espressive tutt’altro che trascurabili.
Particolarmente complessi sono anche i problemi chiaroscurali dei colori positivi e del loro rapporto con i colori negativi (nero, bianco e grigio).
Tuttavia mediante i colori positivi è possibile suscitare anche nei negativi un effetto cromatico.
Le figure che seguono dimostrano ad esempio che il grigio, pur essendo negativo, può essere talmente influenzato dal colore contiguo da trasformarsi nel suo complementare.
La figura a lato illustra i principi del chiaro scuro cromatico mediante la tavola messa a punto da Johannes Itten.
Un dipinto basato sul contrasto chiaroscuro può fondarsi su due, tre o quattro toni principali. In tal caso, parleremo di due, tre o quattro “piani” su cui disporre e accordare gli elementi principali. Ogni “piano” può, a sua volta, presentare piccole variazioni tonali, ma queste non devono essere tanto rilevanti da annullare il contrasto fra i piani.
Per osservare questo principio è necessario saper valutare esattamente i colori dello stesso gruppo tonale.
Nei dipinti proposti si possono rilevare zone in cui sono evidenti i contrasti di chiaro e scuro.
Esempi d’Autore
La galleria offre esempi di raffigurazioni di chiaro-scuro utilizzate da grandi Autori.