Benché il colore può essere considerato da diversi punti di vista, ad esempio:
- il fisico considera l’energia delle vibrazioni elettromagnetiche e la natura dei corpuscoli luminosi che producono la luce
- il chimico studia la composizione molecolare dei pigmenti cromatici, l’alterabilità e luminosità dei colori, i loro solventi e la produzione di sostanze coloranti sintetiche
- il fisiologo indaga gli effetti della luce e dei colori sull’apparato visivo – occhio e cervello.
- Lo psicologo si interessa agli effetti delle radiazioni colorate sulla psiche e sullo spirito
Il pittore, per valutare correttamente i valori cromatici dal punto di vista estetico, deve possedere alcune nozioni sia psicologiche che fisiologiche.
Per l’artista è fondamentale conoscere i condizionamenti fisiologici dell’occhio e del cervello, i rapporti reciproci dei colori e la loro azione sull’uomo.
Gli effetti di contrasto dei colori e la loro classificazione devono costituire la base dello studio dell’estetica cromatica.
Il problema estetico dei colori può essere considerato da tre punti di vista:
- Ottico-sensibile (impressivo)
- Psichico (espressivo)
- Intellettuale-simbolico (strutturale)
Naturalmente ogni artista lavorerà secondo il suo temperamento, ponendo l’accento sull’una o l’altra delle potenzialità del colore.
Valore cromatico e valore tonale
Per valore cromatico si intende il colore: il giallo, il rosso, il blu ecc.
Sia i colori puri che i loro composti hanno valori cromatici peculiari. Per esempio, miscelando il blu col giallo piuttosto che col rosso si determinano combinazioni il cui valore cromatico è unico e irrepetibile.
Per determinare il grado di luminosità o di oscurità di un colore, si parla invece di valore tonale.
Quando parliamo di Scala Cromatica intendiamo il passaggio da un colore (valore cromatico) ad un altro.
Quando parliamo di Scala Tonale, intendiamo proprio il passaggio dallo scuro al chiaro di un colore .
Il fenomeno della simultaneità
La realtà cromatica è il pigmento, cioè la materia colorante determinabile e analizzabile dal punto di vista fisico-chimico.
L’effetto cromatico è il significato che il colore assume mediante la percezione attraverso la retina e il cervello. L’occhio e la mente possono giungere a un’esatta percezione soltanto per confronto o per contrasto.
Il valore di un colore può essere valutato solo in rapporto con altri colori.
Ecco qualche esempio.
Un quadrato bianco su fondo nero appare più grande di un identico quadrato nero su fondo bianco.
Il bianco è irradiante e dilata i limiti del quadrato.
Il nero contrae i limiti del quadrato.
Un quadrato grigio-chiaro su fondo bianco appare scuro.
Un quadrato grigio-chiaro su fondo nero appare chiaro
Il giallo su fondo bianco risulta scuro e dà un effetto di lieve e delicato calore.
Sul nero il giallo appare più luminoso e ha un carattere freddo, aggressivo.
Il rosso sul bianco appare scuro e la sua luminosità è molto limitata
Su fondo nero il rosso risplende e irradia calore.
Sul bianco il blu assume una profonda intensità. Il quadrato bianco circostante appare più chiaro di quello che circonda il giallo
Su fondo nero il blu ha un valore chiaro e acquista una profonda luminosità.
Un quadrato grigio su fondo azzurro chiaro risulta rossiccio
Un quadrato grigio su fondo rosso-arancio risulta azzurrognolo.
Quando realtà ed effetto cromatico non coincidono, abbiamo un’impressione disarmonica, irrealistica e instabile.
I fenomeni sopra dimostrati si possono definire di SIMULTANEITA’.